A Cogollo, la “nogara” per antonomasia si trova lungo la strada della chiesa, a poca distanza dalla provinciale. L’albero in sè non ha nulla di particolare ma il punto è strategico: “Se catemo a la nogara” era l’appuntamento abituale dei giovani di Cogollo, che da lì partivano poi per le loro avventure.
Dal 2004, la Nogara è diventata il simbolo e il nome di un gruppo teatrale, punto di incontro per giovani e non più giovani che non hanno perso la voglia di scoprire e provare avventure nuove. Nel 2005 (gli inizi non sono mai facili ne rapidi), l’esordio con: “Sior Tita Paron”, tre atti brillanti di Gino Rocca. Nel gennaio del 2007, il secondo allestimento, sul testo di Giacinto Gallina: La base de tuto. Entrambi gli spettacoli hanno avuto diverse repliche, sia a Cogollo per accontentare i “tifosi” locali, che in teatri di Verona e provincia. Tanto impegno, prove settimanali, passione e l’aiuto di tanti amici che danno una mano per preparare tutto quello che necessita alla realizzazione di uno spettacolo: scene, costumi, luci, musiche, e via di seguito. Il gruppo in questi anni è cresciuto coinvolgendo un numero sempre maggiore di persone anche se i ruoli da interpretare in scena non bastano per tutti. Dall’ottobre dell’anno scorso (2008 n.d.r), La Nogara si è costituita anche formalmente come compagnia teatrale, con tanto di statuto e cariche sociali. Presidente è Massimo Lerco, vicepresidente Graziano Lerco e e direttore generale Enzo Tavoso.
In questi giorni (gennaio 2008 n.d.r) la compagnia sta preparando due nuovi spettacoli. Il tre febbraio esordirà a Cogollo: “Accidenti vostro fratello!” un musical in due atti di Luigi Zanon ispirato alla storia di Paolo e Francesca, adattato e diretto da Paolo Cracco. La storia dei due sfortunati amanti è stata ambientata ai giorni nostri, raccontata con ironia attraverso recitazione, musica, danza e certamente anche il finale non sarà quello della tragedia dantesca. Repliche sono già programmate per il tutto il mese di febbraio a Cogollo, poi lo spettacolo si trasferirà a Verona. Sono i germogli della Nogara, i giovani e giovanissimi di Cogollo a calcare per la prima volta le scene con questo lavoro musicale certamente più vicino ai loro gusti. “É una scelta che abbiamo fatto, per avvicinare al teatro anche i ragazzi e i giovani” spiega il presidente Cracco, “Soprattutto dopo esserci accorti che in paese ci sono delle belle voci, interessanti, che meritano di essere valorizzate”. La “soca” invece e i rami più temprati della Nogara continuano con le commedie brillanti e dialettali di Gino Rocca e tra poco porteranno in scena due atti unici: “La scorseta de limon” e “L’imbriago de sesto”. Anche qui si tratta di una scelta precisa che ha compiuto la compagnia: testi agevoli, facili, dialettali e divertenti, per avvicinare al teatro un pubblico vasto e contento di ritrovare nella commedia umana dello spettacolo la vita di tutti i giorni osservata con uno spirito critico ma bonario. “Noi ci divertiamo” commenta Paolo, “Vogliamo che anche gli spettatori possano provare lo stesso divertimento almeno finchè dura la recita: per pensare alle cose serie, purtroppo le occasioni non mancano”.
Cogollo, con il suo corpo bandistico La Primula, le tante associazioni e i cori, ha una lunga tradizione musicale e uno spirito di collaborazione ben radicato. “Chi ha voglia di provare a calcare le scene o anche di darci una mano” è l’invito di Paolo Cracco, “ Da noi troverà sempre le porte aperte. Non è necessario recitare: per ogni attore che sale sul palco c’è almeno un’altra persona che lavora dietro le quinte e che si diverte egualmente”. L’appuntamento è sempre quello: “Se catemo a la Nogara”.